SEI BUONE ABITUDINI DOPO L’ESTATE

SEI BUONE ABITUDINI DOPO L’ESTATE

Le buone abitudini che ci hanno accompagnati durante le vacanze possono essere un utile accorgimento per conservarne più a lungo il benessere e non cedere alla malinconia del ritorno a casa. Ecco allora quali sono le consuetudini e i piccoli rituali che ci hanno rallegrati durante le giornate lontane dalla solita routine e che possiamo integrare nella nostra vita quotidiana per continuare a stare bene e, perché no, illuderci di essere ancora un po’ in vacanza.

 

  1. DORMIRE A SUFFICIENZA – In vacanza abbiamo dormito a volontà, recuperando la stanchezza arretrata e abbandonandoci anche a un po’ di sana pigrizia. Cerchiamo di fare lo stesso, almeno per qualche tempo ancora: certo, ogni mattina la sveglia suona implacabile, ma si può andare a riposare un po’ prima la sera, o concedersi una quota di relax supplementare nel fine settimana, a costo di modificare un po’ la pianificazione delle cose da fare. E se ci sentiamo stanchi e le condizioni lo permettono, perché non sperimentare i benefici di un quarto d’ora di pisolino pomeridiano? Gli esperti sono concordi nel sostenere che è un vero toccasana.
  2. MANGIARE SANO – Durante le vacanze abbiamo curato di più la nostra alimentazione, consumando più frutta e verdura, oppure stuzzicando il palato con qualche prelibatezza locale. Se abbiamo portato a casa qualche prodotto del luogo che ci ha ospitati durante le ferie, può essere una buona idea consumarlo in allegra compagnia: i ricordi, infatti, sono potentemente legati ai sapori e soprattutto ai profumi. Non c’è niente di meglio, per sentirsi ancora un po’ in vacanza, che allestire una cenetta con le cose buone che abbiamo scoperto durante l’estate.
  3. MUOVERSI IL PIÙ POSSIBILE – Nei giorni delle vacanze eravamo in perpetuo movimento, tra mare, escursioni e visite ai siti d’arte. Immobilizzarsi di colpo a tavolino o alla scrivania è controproducente per la salute e, soprattutto, per l’umore. Anche se la nostra attività lavorativa è per lo più sedentaria, non perdiamo occasione per muoverci, sgranchire le spalle e le braccia, fare qualche passo in corridoio. Ricordiamo inoltre che, se lavoriamo davanti allo schermo del computer, dobbiamo concedere una pausa ai nostri occhi, dedicando almeno quindici minuti di riposo visivo ogni due ore. Approfittiamone per camminare avanti e indietro mentre parliamo al telefono, e ripassiamo qualche utile esercizio di ginnastica da scrivania. La nostra schiena ci ringrazierà.
  4. DIVERTIRSI – Chi ha detto che ci possa divertire solo in vacanza? Certo, quando siamo liberi tutto il giorno abbiamo più occasioni per dedicarci a quello che ci piace, ma con un po’ di buona volontà e di organizzazione possiamo comunque salvare una quota tempo ogni giorno (o almeno nel fine settimana) per divertirci con i nostri hobby e le nostre passioni. Cerchiamo di ricordare da quali attività abbiamo tratto la maggiore soddisfazione durante l’estate e cerchiamo di ricreare le stesse situazioni, nei limiti del possibile. Se in ferie abbiamo riscoperto il piacere della compagnia, non arrendiamoci al “non ho mai tempo” e mettiamo un po’ di impegno nel frequentare gli amici che abbiamo trascurato a lungo.
  5. STARE ALL’ARIA APERTA – Ritrovarsi al chiuso tra quattro mura dopo aver trascorso un periodo di vita all’aria aperta, tra spiaggia, monti e natura è faticoso e deprimente. Anche se non abbiamo più a disposizione i lunghi pomeriggi delle vacanze e i bei luoghi che abbiamo frequentato lontano da casa, una lunga passeggiata all’aria aperta a fine giornata o nel fine settimana, anche solo in un parco cittadino o in campagna a qualche chilometro da casa, è già un buon modo per continuare a godere di un po’ di estate. Il fatto di continuare a esporsi ai raggi del sole, inoltre, ci aiuta a migliorare il tono dell’umore, a sintetizzare vitamina D in vista dell’inverno e a far durare di più la nostra abbronzatura.
  6. ALIMENTARE LA CURIOSITÀ – Studi recenti hanno scoperto che la curiosità è un accorgimento utile a controllare l’ansia. La curiosità, infatti, oltre a essere una forma di interesse nei confronti di ciò che non sappiamo, è anche una spinta all’esplorazione per risolvere i misteri che abbiamo dinanzi, innescando una reazione positiva del cervello nei confronti dell’ignoto. Insomma, chi affronta la realtà circostante con atteggiamento curioso è più attrezzato a reagire allo stress e a controllare l’ansia della vita quotidiana.

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